Premio Eubiosia 2016

Premio Eubiosia 2016 alle imprese e realtà che sostengono ANT 

“Il valore dell’intangibile: analisi quali-quantitativa del valore sociale del modello di Fondazione ANT”
Presentazione dei risultati inediti della valutazione d’impatto SROI

Premio Eubiosia

Per la sua ottava edizione il Premio Eubiosia di Fondazione ANT apre una riflessione sul welfare del XXI secolo tra valutazione dell’impatto sociale, integrazione di settore pubblico, aziende e non profit ed efficacia dell’intervento.

Al tavolo, invitati a intervenire al confronto, si sono avvicendati Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente, Chiara Gibertoni, Direttore Generale AUSL Bologna, Giovanna Melandri, Presidente Human Foundation, Giulio Mengoli, Presidente Tetra Pak, Tiziana Ferrari, Direttore Generale di Unindustria Bologna e Giuseppe Paruolo, Consigliere Regione Emilia-Romagna.

Studio sull’impatto sociale di Fondazione ANT

La giornata che ANT dedica tradizionalmente alle aziende e alle realtà che la sostengono con rilevanti progetti di Responsabilità Sociale d’Impresa si è aperta con la presentazione dei risultati inediti di uno studio condotto da Human Foundation – con il sostegno economico di Mylan – per valutare l’impatto dell’attività di assistenza specialistica domiciliare e gratuita ai malati di tumore che ANT porta avanti in 10 regioni italiane.

Lo studio si è concentrato sui servizi di assistenza offerti gratuitamente da ANT nella provincia di Bologna.

La valutazione ha utilizzato la metodologia Social Return on Investment (SROI), realizzando un profondo processo di coinvolgimento degli stakeholder e impiegando metodi di analisi quantitativi controfattuali, al fine di comprendere e misurare il cambiamento generato dai servizi di Fondazione ANT.

L’analisi mette in luce come il modello d’intervento di Fondazione ANT generi un impatto sociale significativo per i propri beneficiari, in particolare per gli assistiti e i caregiver.

Accanto all’analisi quali-quantitativa degli effetti vissuti dagli stakeholder, la valutazione ha condotto anche una stima del valore monetario di questi, indicando rilevanti benefici sociali sia per gli assistiti, in particolare per quanto riguarda la gestione efficace della malattia e del dolore fisico, la conciliazione della malattia con la propria quotidianità, e il rispetto della privacy e dell’intimità, che per i caregiver, in termini di resilienza (la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà), agendo positivamente sulla preservazione delle dimensioni sociali e personali di vita.

È importante anche sottolineare i benefici psicologici e sociali vissuti dallo staff e dai volontari di Fondazione ANT, i quali sviluppano relazioni positive con gli assistiti e i caregiver, accrescono la consapevolezza delle proprie emozioni, intraprendono un’importante crescita spirituale, il tutto a vantaggio della qualità e dell’efficacia dello stesso intervento di Fondazione ANT.

Il valore netto totale del beneficio sociale creato dal servizio è pari a 10.581.390,64 euro. A fronte di un investimento di 5.580.315,50 euro sulla sola sede di Bologna e provincia, il ratio SROI è di 1,90: ossia, per ogni euro investito, il valore prodotto è di 1,90 euro.

Nella composizione del ratio il peso maggiore è quello degli assistiti, con 6.215.434,41 euro di valore generato, e dei caregiver, con un valore di 2.587.383,65 euro.

In misura minore il valore generato per lo staff, 1.598.428,15 euro, e per i volontari, 180.144,43 euro.

Il ratio SROI

evidenzia quel valore sociale che deve essere preso in dovuta considerazione nei processi di disegno e finanziamento delle politiche pubbliche.

L’analisi SROI vuole, quindi, dare valore a quegli aspetti psicologici e sociali fondamentali per garantire la missione perseguita da Fondazione ANT di proteggere il benessere e la dignità della persona ammalata e delle famiglie – ovvero ciò che ANT chiama Eubiosia.

I risultati emersi dal processo di misurazione hanno consentito di individuare una serie di raccomandazioni per rafforzare ulteriormente l’efficacia del modello di Fondazione ANT e stimolare una riflessione riguardo le politiche a sostegno della promozione e diffusione delle cure palliative: favorire il mantenimento delle relazioni sociali dei pazienti, sviluppare un lavoro maggiormente mirato sul caregiver e supportare l’équipe nella gestione della relazione con le famiglie degli assistiti.

Il Social Return on Investment (SROI)

è una metodologia di analisi che consente di comprendere, gestire e comunicare il valore sociale delle proprie azioni, misurando in maniera trasparente costi e benefici sociali per donatori e beneficiari – commenta Giovanna Melandri, presidente di Human Foundation – Alla luce dei risultati del rigoroso processo di valutazione SROI condotto da Human Foundation, possiamo affermare che il modello di Fondazione ANT rappresenti un esempio virtuoso di innovazione orientata all’efficacia e alla generazione di impatto sociale nel settore socio-sanitario e delle cure palliative, adottando un metodo integrato e olistico d’intervento per la presa in carico e la cura dei sofferenti di tumore in fase avanzata e avanzatissima, in collaborazione con le istituzioni pubbliche locali.

Siamo felici di presentare oggi questi importanti risultati ai nostri sostenitori: pensiamo che anche per loro sia di grande soddisfazione vedere in cosa trasformiamo la loro generosità – commenta Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione ANT – Questa valutazione è la conferma di un percorso all’insegna della trasparenza e della qualità che ci vede impegnati da anni e che nell’ultimo periodo è stato coronato dalla certificazione dei nostri servizi di assistenza e da un importante protocollo d’intesa siglato con il Ministero della Salute per lo sviluppo, la promozione e la formazione sui temi delle cure palliative.

Tavola rotonda

A partire dai dati sull’impatto sociale di ANT, gli ospiti hanno aperto il confronto sui temi del welfare, moderato da Raffaella Pannuti e Guido Fanelli, direttore scientifico di Fondazione ANT.

Il valore dell’intervento del non profit nel rispondere a emergenti bisogni assistenziali, sociali o ambientali e quali strade possano essere percorse per creare una maggiore sinergia da tra pubblico e Terzo Settore strutturato, è stato al centro dell’intervento del Ministro GallettiLa passione civile e l’impegno professionale della Fondazione ANT – ha commentato il Ministro – ci ricordano quanto sia preziosa l’attività dei volontari in un campo in cui
quotidianamente ci si confronta con un dramma e insieme con la continua ricerca della vita.

Il volontariato nella nostra società integra e migliora il ruolo del pubblico, nella sanità e nel sociale, così come in campo ambientale. Lo vediamo nelle situazioni di emergenza più gravi, quali alluvioni e terremoti.

Il volontariato però non è solo la risposta all’emergenza: è impegno continuativo e gratuito a servizio del prossimo. La dignità e il rispetto delle persone – ha concluso – sono missioni che in ANT si traducono nel principio dell’Eubiosia, luogo morale della speranza e del coraggio.

Sul fronte del pubblico, il consigliere regionale Paruolo e il direttore Gibertoni si sono soffermati sull’aspetto economico legato al modello di intervento ANT mentre Tiziana Ferrari, Direttore Generale di Unindustria Bologna e Giulio Mengoli, presidente Tetra Pak, hanno esplorato il contributo del non profit in termini di innovazione e sviluppo delle aziende, oltre all’importanza di studi sull’impatto sociale per orientare le aziende nella scelta dei progetti da sposare.

Premio Eubiosìa

A conclusione della mattinata di riflessione, ANT ha svelato i Premi Eubiosia 2016, i riconoscimenti per le aziende e le realtà vicine alla missione della Fondazione.

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