É finito il tempo dell’ambiguità, non possiamo fare discorsi “filosofici” e arrampicarci sul significato delle parole quando bambini, ragazzi, donne e uomini sono sotto le bombe.

Dobbiamo difendere il nostro diritto – il diritto di ogni essere umano – alla pace, alla salute, alla democrazia.

Noi, che in questo momento, ci permettiamo ancora di esprimere il nostro pensiero, qualsiasi esso sia, dobbiamo – DOBBIAMO – avere rispetto di chi adesso sta morendo in modo violento per mano di altri uomini.

“Avere rispetto” significa non avere esitazione sulle scelte da fare perché una minima esitazione su quali diritti difendere sarà una catastrofe che ricadrà su di noi – ed è il minimo – ma soprattutto sui nostri figli.

Io ho fatto una scelta di campo ben precisa e ho scelto i valori con i quali sono cresciuta. I valori che ho insegnato a mio figlio Francesco: “non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”.

Ma io, e tutti noi, dobbiamo essere disposti a difendere questi diritti per non dover guardare con vergogna le generazioni future.

Speriamo che per la sete di potere di uno solo – Putin – non saremo costretti a subire la guerra, ma dovremo essere pronti, già da subito, a fare sacrifici.

Sono preoccupata per il costo dell’energia, la benzina rincarata, le materie prime essenziali che non si trovano più, perché queste “contingenze” ricadranno inevitabilmente sulle persone meno abbienti, sulle persone più fragili. Sto pensando, ovviamente anche ai Sofferenti di tumore e alle Famiglie assistite da ANT.

Fin d’ora dovremo lavorare in sinergia ancora più stretta con le istituzioni, le quali dovranno essere determinate a difendere i cosiddetti “valori dell’occidente” e nel contempo dovranno sostenere i pilastri della società quali le aziende perché possano dare lavoro a tutti e il terzo settore perché continui a garantire, insieme al pubblico, i servizi essenziali per i più fragili.

“Che Dio ci aiuti” (e lo dico quale una preghiera sincera), ma intanto facciamo vedere che le parole “pace, democrazia AMORE” hanno plasmato donne e uomini liberi.

Raffaella Pannuti

Presidente Fondazione ANT