Un intervento di Raffaella Pannuti

“Fiducia, partecipazione e democrazia sono anelli inseparabili di un’unica catena e ciascuno è chiamato a fare la sua parte”. In questi primi giorni del 2024 mi sembra importante riprendere le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo discorso di fine anno.

Mi ha colpito particolarmente questo invito del Capo dello Stato a fare ciascuno la propria parte e mi chiedo quindi: qual è la parte che spetta ad ANT in questo 2024? 

Il nostro 46esimo anno di attività, in primo luogo, resterà saldamente ancorato a quei principi di rispetto del sofferente, tutela della sua dignità umana e salvaguardia del diritto alle migliori cure mediche, infermieristiche e psicologiche che il nostro fondatore, Franco Pannuti, racchiuse sotto l’etichetta di Eubiosia (dalle parole in greco antico per buona vita). E lo resterà sia sotto il profilo dell’assistenza domiciliare gratuita ai malati di tumore sia sotto quelli della prevenzione oncologica, della formazione e della ricerca.

Ma, benché questo sia già tanto, il mio 2024 inizia nella consapevolezza che ANT debba diventare anche qualcosa di più. Da un lato la promotrice di quei cambiamenti e di quelle evoluzioni che i cittadini invocano dalla Sanità e dall’altro il garante della loro effettiva attuazione.

Le sfide che ci attendono sono tante. Le ha riassunte bene Vita, il magazine di riferimento del Terzo Settore, e mi fa piacere riportarle qui, quale cronoprogramma dei prossimi dodici mesi. 

• Entro fine gennaio il Governo è chiamato all’approvazione dei decreti attuativi previsti dalla Legge 33/2023 sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. E il rischio di restare vaghi o di privilegiare alcune categorie rispetto ad altre potrebbe costare al Paese un quarto di secolo di lavoro sul tema.

• Il recente lavoro profuso dai colleghi di diverse associazioni ha riportato all’attualità la necessità di prevedere un ‘paracadute’ per i farmaci cosiddetti orfani, ossia quei presidi sanitari che le case farmaceutiche smettono di produrre quando viene meno la convenienza economica a investirvi. Il 2024 potrebbe essere l’anno di una svolta sul fronte di sostegni pubblici che garantiscano la prosecuzione delle terapie.

• Con le leggi di bilancio per il 2024, sono salite a cinque (Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Puglia) le Regioni che prevedono l’esenzione dall’Irap per tutti gli Ets iscritti al Runts, mentre altre regioni hanno garantito la continuità delle agevolazioni pre-esistenti e altre non si sono mosso. Che i prossimi dodici mesi siano propizi per una regolazione nazionale?

• Il Consiglio dei ministri del 28 dicembre ha rinviato al 31 dicembre 2024 il termine previsto per predisporre uno o più dpcm per la individuazione dei Livelli essenziali delle prestazioni e dei relativi costi e fabbisogni standard. Il tema dei Lep (e dei Leps, livelli essenziali delle prestazioni sociali) però è fondamentale per vedere garantita, in modo omogeneo sull’intero territorio nazionale, parità di servizi e prestazioni.

• Il 2024 sarà finalmente l’anno in cui si completerà, con il via libera Ue alla parte fiscale, la riforma del Terzo settore e dell’impresa sociale così come disegnata dalla legge delega del 2016 e dai decreti attuativi dell’anno seguente?

• Previsto dalla riforma del Terzo settore del 2017, dovrebbe arrivare all’inizio del 2024 il decreto interministeriale per la certificazione delle competenze del volontariato. Sarebbe tanto importante per chi ci dona il suo tempo (soprattutto se giovane) sapere che ciò che ha imparato potrebbe fare la differenza nella ricerca di un’occupazione retribuita.

Sarà importante, come ci invita il Presidente Mattarella, far valere la nostra partecipazione alla cosa pubblica, evidenziando i bisogni delle persone e cercando – come sempre abbiamo fatto dal ’78 a oggi – di dare risposte nuove, al passo con i tempi. 

ANT è una storia che continua. Di nuovo buon anno, di cuore.

Raffaella Pannuti, presidente ANT