L’azienda modenese ha finanziato l’acquisto del quarto Bus della Prevenzione.
È andato in scena questa mattina, nel cortile dell’Istituto delle Scienze Oncologiche, della Solidarietà e del Volontariato di via Jacopo di Paolo, a Bologna, il taglio del nastro del nuovo ‘Bus della Prevenzione’, quarto Ambulatorio Mobile di Fondazione ANT. A rendere possibile l’acquisto del nuovo mezzo che sarà dedicato ai progetti gratuiti di diagnosi precoce di ANT, è stata la generosa donazione fortemente voluta dal direttivo di ALCAR UNO e veicolata dalla Delegazione ANT di Vignola.

L’azienda di Castelnuovo Rangone (Mo) specializzata da oltre 60 anni nella selezione, lavorazione e conservazione di tagli primari di carne suina, infatti, ha scelto di essere vicina alla realtà di riferimento del Terzo Settore italiano nei campi dell’assistenza domiciliare gratuita alle persone malate di tumore e della prevenzione oncologica attraverso un gesto più che concreto: l’acquisto a fini solidali di un Mercedes Sprinter 319 di fresca immatricolazione, opportunamente allestito e attrezzato per operare come ambulatorio mobile per le visite gratuite di diagnosi precoce che ANT porta in ogni parte d’Italia, grazie al sostegno di privati e aziende.
L’obiettivo dichiarato dell’azione del gruppo industriale guidato dalla famiglia Levoni è contribuire all’incremento della capillarità dei progetti di prevenzione secondaria di Fondazione ANT sull’intero territorio italiano (in particolare, nel caso specifico, in area emiliana), con questo quarto ‘Bus, in attesa di un quinto, per il quale già si stanno attivando canali di raccolta fondi. E, a giudicare dai numeri, la parte ‘mobile’ delle attività di diagnosi precoce di ANT ha un peso non indifferente sul totale delle prevenzioni effettuate. Nel 2024, ad esempio, i professionisti ANT hanno effettuato a bordo degli ambulatori mobili 7.170 visite (pari al 30,1%) sulle 23.756 totali offerte nel corso dell’anno, divise fra 31 controlli parte del ‘Progetto Ginecologia’, 434 ecografie mammarie, 261 ecografie testicolari, 3.397 visite del ‘Progetto Melanoma’ e 3.047 ecografie tiroidee.
Ed è in virtù di questo risultato e delle prospettive future che la presidente di Fondazione ANT, Raffaella Pannuti, ha sentitamente ringraziato la dirigenza di ALCAR UNO “per la sensibilità mostrata nei confronti di un tema per nulla banale, quello di una prevenzione oncologica dalla quale passa, anche attraverso sinergie come quella fra ANT e ALCAR UNO, buona parte della capacità di opporci a una crescita nell’incidenza delle neoplasie resa inesorabile anche dall’invecchiamento della popolazione”.