Da oltre quarant’anni attiva in diversi territori italiani, Fondazione ANT potenzia i propri servizi di assistenza domiciliare ai malati di tumore e di prevenzione oncologica grazie a un progetto che gode del finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali grazie al finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi e per gli effetti dell’art. 72 del D.LGS. N. 117/2017 – avviso 2/2023.
Il progetto, che ha come titolo ‘Assistenza domiciliare oncologica e prevenzione come nuova frontiera della cura’ ed è partito ufficialmente il 22 maggio scorso, si pone diversi obiettivi: assicurare la salute e il benessere diffusi e ridurre le diseguaglianze nell’accesso ai servizi di assistenza domiciliare e prevenzione oncologica sull’intero territorio nazionale, contrastando le condizioni di fragilità, marginalità ed esclusione sociale e di promuovere la cultura della salute.
Le attività previste correranno sul doppio binario della cura di pazienti che hanno già ricevuto la diagnosi di tumore attraverso i servizi di assistenza oncologica domiciliare gratuita (prevista la presa di carico di oltre 1.800 persone) e dell’offerta di visite di diagnosi precoce per la prevenzione dei tumori ginecologici, della cute, della mammella, della tiroide e del testicolo per un totale di 45 giornate disponibili.
Gli interventi di Fondazione ANT saranno qualificati da un parallelo lavoro di formazione e rafforzamento delle competenze degli operatori, oltre che dall’introduzione di sistemi di valutazione che consentano di monitorare le performance sanitarie nel sistema integrato di cura.
DISPONIBILI SERVIZI DI ASSISTENZA
Nello specifico il progetto di ANT intende potenziare alcune sedi in particolare: Napoli e Caserta, Milano, Perugia, Firenze, Pistoia, Prato, Massa Carrara, Ostia, Udine e Gorizia, Bologna.
Fra Napoli e Caserta il finanziamento del Ministero consentirà di assistere 150 pazienti, dando continuità all’ attività di 2 medici, 1 infermiere e 1 psicologo, mentre a Milano si prevede di seguire circa 60 malati a con 1 medico, 1 infermiere e 1 psicologo e, a Perugia, circa 135 malati, con l’attività di 1 medico e 1 infermiere. Sui territori di Firenze, Pistoia, Prato e Massa Carrara, invece, l’obiettivo è di assistere complessivamente circa 600 malati, grazie al lavoro di 3 medici, 3 infermieri e 2 psicologi, mentre a Ostia (Municipio X di Roma Capitale) si punta ad entrare nelle case di 200 pazienti con 1 medico, 2 infermieri e 1 psicologo. Nel Pesarese, ancora, l’intento è assistere nel complesso 450 malati (2 medici, 2 infermieri e 1 psicologo) e, nel Veronese, altri 45 (1 medico e 1 psicologo). Fra Udine e Gorizia, infine, il progetto prevede il sostegno dell’attività di una psicologa che potrà offrire sostegno a 20 pazienti. A Bologna, invece, si punta a integrare le attività già esistenti con l’erogazione attraverso la startup UGO di un servizio di accompagnamento da casa all’ospedale per visite e controlli, del quale beneficeranno circa 100 persone.
Sono previsti inoltre acquisti di materiale di consumo per l’assistenza e la prevenzione (picc, sonde, garze, teli monouso, dpi ecc)
In caso di necessità, l’assistenza domiciliare ai pazienti oncologici può essere attivata gratuitamente in diversi territori italiani. Tutte le informazioni a questo link https://ant.it/cosa-facciamo/assistenza/
PREVENZIONE: VISITE GRATUITE DI DIAGNOSI PRECOCE A DISPOSIZIONE DELLA CITTADINANZA
Altre aree saranno invece interessate dal potenziamento dei progetti di prevenzione oncologica: Liguria, Basilicata, Sardegna, Puglia, Emilia-Romagna, Molise, Abruzzo, Sicilia.
In queste regioni, grazie al finanziamento del Ministero, saranno erogate 45 giornate di prevenzione dei tumori della cute, mammella, tiroide, testicolo, ginecologici grazie all’attività 3 medici specialisti. Si potranno visitare complessivamente circa 700 pazienti.
Per la prevenzione dei tumori della cute ANT offre visite dermatologiche con l’ausilio della dermatoscopia per la diagnosi tempestiva di lesioni sospette e/o neoplastiche.
Nel caso della prevenzione del tumore della mammella saranno invece organizzate visite senologiche integrate da ecografia.
Controlli ecografici anche nel caso dei progetti di diagnosi precoce dei tumori della tiroide. La visita integrata da ecografia permette di individuare eventuali noduli sospetti.
Anche nel caso del Progetto Testicolo la visita dei professionisti ANT sarà integrata da ecografia scrotale per la diagnosi precoce di lesioni testicolari sospette.
Con il Progetto Ginecologia si offriranno invece visite ginecologiche integrate da Pap Test ed ecografia transvaginale e/o transaddominale.
Le visite sono gratuite per chi ne usufruisce e saranno annunciate attraverso i canali di comunicazione di Fondazione ANT. La prenotazione sarà obbligatoria al link https://ant.it/cosa-facciamo/prevenzione/
COLLABORATORI
Si ringraziano per il sostegno e la collaborazione alcune realtà dislocate sui territori oggetto del progetto: Maina, Bonfiglioli, DG3, Pelliconi, Alfasigma, Unigum, Camst Group, CoproB e AAANT. A loro spetterà il compito, insieme ad ANT, di diffondere presso i propri stakeholder (comunità aziendali o territoriali) i servizi che saranno resi disponibili dalla Fondazione.
DATI DI SCENARIO
Il rapporto ‘I numeri del cancro in Italia – 2022’ parla di 391.000 nuove diagnosi di tumore (+1,4% negli uomini e +0,7% nelle donne) in soli dodici mesi. Un analogo rapporto dell’ISTAT pubblicato quest’anno mostra come nel 2020 (dato più recente) il cancro fosse la seconda causa di morte in Italia dopo le patologie cardiovascolari e come dal 2006 al 2020 il numero di persone che convivono con una diagnosi di tumore sia aumentato del 40%, passando da 2,5 a 3,6 milioni (il 5,7% della popolazione italiana).
L’offerta di cure palliative nel nostro Paese riesce però a coprire circa il 16-19% delle 500.000 persone che ne hanno bisogno (Rapporto al Parlamento sullo stato di attuazione della Legge 38/2010 – Anni 2015-2017). Dati peraltro molto disomogenei tra le regioni, poco solidi, lontani da quelli presentati in altre nazioni come il 78% della UK o il 64% della Germania (Longo F et al. Le cure palliative in Italia. SDA Bocconi, 2019). L’emergenza sanitaria legata alla Pandemia da Covid-19 ha peggiorato ritardi e inefficienze lungo tutto il percorso di cura di numerose patologie tra le quali quelle oncologiche.
Per quanto riguarda la prevenzione oncologica, l’ importanza di network utili al confronto di esperienze, allo sviluppo di azioni migliorative, alla realizzazione di programmi di formazione, al potenziamento delle capacità,
alla condivisione e realizzazione di un sistema informativo adeguato al monitoraggio degli screening e della diagnosi precoce è stata chiaramente sottolineata anche dalla Joint Action Europea iPAAC (Innovative Partnership for Action Against Cancer) il cui obiettivo principale è stato definire e implementare approcci innovativi al controllo del cancro. Nell’ottica del miglioramento continuo sarebbe opportuno, con il supporto organizzativo dell’ONS, favorire lo sviluppo di sistemi di audit per i programmi di screening basati sul modello precede-proceed. Occorre implementare le relazioni con altri portatori di interesse come gli Enti del terzo settore (Associazioni di cittadini e pazienti) al fine di recepire i fabbisogni degli utenti e condividere azioni finalizzate a garantirenon solo un’offerta di qualità, ma anche livelli informativi e comunicativi adeguati alle esigenze dei cittadini.