“Nel periodo durante il quale pensavo ai preparativi della mia cerimonia stavo rovistando in un vecchio cassetto, di quelli che si aprono raramente, e mi sono imbattuta in un oggetto che stentavo a ricordare chi me lo avesse regalato. Mi sono detta: questo non posso averlo comprato! Poi la memoria piano piano si è liberata e ho messo assieme i ricordi come fosse un piccolo puzzle”. E’ Angela che parla, spiega e dice perché ha scelto una bomboniera solidale per il giorno più importante della sua vita: il matrimonio con Benedetto. “No, non voglio che anche quello che regalerò ai miei parenti e amici abbia la stessa sorte: finire dimenticata! Allora ho pensato a qualcosa che potesse unire, il ricordo del giorno vissuto, a qualcosa che invece avesse un’utilità e che significasse per qualcuno un momento di speranza e di vita migliore”. Ho iniziato a guardarmi attorno: tante le organizzazioni che mi offrivano questa possibilità e la scelta è andata su Fondazione ANT.
Il motivo, o i motivi sono semplici. Oltre quarant’anni di attività sono garanzia, a mio avviso, di serietà e di cose fatte perbene. E poi approfondendo quello che fanno ho avuto la sensazione che i miei soldi sarebbero stati usati bene: curare e accompagnare in maniera dignitosa e a casa propria malati di tumore ma anche regalare giornate e programmi di prevenzione oncologica”. “Contattando la delegazione di Firenze – prosegue Angela – ho poi scoperto tutto quello che c’era dietro alle bomboniere solidali di ANT. Infatti le graziose confezioni sono fatte da volontarie che prestano il loro tempo alla Fondazione ANT e che magari hanno avuto un passato che le ha avvicinate alla malattia oncologica. Con tanta gentilezza mi hanno aiutata a scegliere e mi hanno confezionato delle deliziose bomboniere che sono piaciute molto a tutti i nostri invitati! Insomma a distanza di tempo, io e Benedetto siamo sempre più convinti di aver fatto la scelta giusta”.