Aeroporto Marconi di Bologna e Fondazione ANT insieme per la prevenzione delle neoplasie: al via le visite gratuite ai dipendenti per il Progetto Tiroide
Continua la donazione ad ANT dei liquidi e degli altri prodotti dei passeggeri non consentiti a bordo: nel periodo 2019-2020 donati beni per almeno 110 mila euro
Da sinistra Lucia Silvestri, Responsabile Change Management, Recruiting e Welfare Aeroporto di Bologna; Nazareno Ventola, AD e DG Aeroporto di Bologna; Marco Verga Direttore Sviluppo Persone e Organizzazione Aeroporto di Bologna; Giuseppe Piscitelli, Compliance Security Manager Aeroporto di Bologna.
L’emergenza sanitaria e le difficoltà che ne derivano non fanno venire meno l’attività di welfare che l’Aeroporto Marconi di Bologna mette in campo a favore dei propri dipendenti, in collaborazione con Fondazione ANT.
Sono confermate infatti anche per quest’anno tre giornate (il 25, 26 e 27 novembre) dedicate alla diagnosi precoce delle neoplasie tiroidee per un totale di 48 controlli gratuiti a disposizione dei dipendenti del Gruppo AdB, nel pieno rispetto delle norme Covid. Il Progetto Tiroide ANT ha l’obiettivo di individuare la presenza di eventuali noduli tiroidei, mediante l’esecuzione di indagine ecografica. La diagnosi precoce di nodulo tiroideo consentirà di intervenire, nel modo più adeguato e tempestivo possibile, con ulteriori indagini laboratoristiche, strumentali e bioptiche.
Il progetto si sviluppa quale concreta azione di welfare aziendale intrapresa dall’Aeroporto per un percorso di tutela della salute dei propri dipendenti. La scelta di avvalersi dei professionisti ANT conferma il sodalizio che lega da anni Aeroporto Marconi alla Fondazione, attraverso l’attivazione di campagne periodiche di prevenzione oncologica che comprendono: visite dermatologiche per l’individuazione di eventuali lesioni sospette, incontri con nutrizionisti per la prevenzione delle cosiddette “malattie del benessere” quali i tumori e controlli ecografici della tiroide.
Già dal 2017, inoltre, ANT ritira settimanalmente i prodotti che non possono essere imbarcati dai passeggeri nel bagaglio a mano, come liquidi e alimentari, prodotti per l’igiene, oggetti non consentiti a bordo. I prodotti recuperati, non deperibili e a lunga scadenza vengono destinati alla raccolta fondi attraverso i Charity Point ANT o in altri contesti. Con questo sistema, nel periodo 2019-2020 – dati fino a settembre 2020 – l’Aeroporto di Bologna ha donato all’ANT circa 110 mila prodotti ritirati ai controlli di sicurezza tra liquidi (confezioni sigillate di shampoo, creme solari, profumi, olio, liquori, acqua, ecc.), bagagli abbandonati e ben 15 hoverboard (i piccoli dispositivi elettrici a due ruote che sono vietati sia nei bagagli a mano che in quelli di stiva). Ad essi si aggiungono altri piccoli oggetti in metallo (coltelli, coltellini, utensili, forbici) per circa 270 kg.
Se consideriamo un valore minimo di 1 euro a prodotto, parliamo di una donazione di almeno 110.000 euro, un contributo importante per la Fondazione che conferisce al Marconi il riconoscimento “Grande Amico ANT” nell’ambito del Premio Eubiosia “Franco Pannuti” 2020, tradizionalmente assegnato in novembre ad aziende e realtà sostenitrici.
L’attività di welfare che l’Aeroporto Marconi di Bologna porta avanti a favore dei propri dipendenti è particolarmente preziosa in un momento come quello attuale, che ci preoccupa per le sue conseguenze immediate e per quelle future – commenta il Presidente di Fondazione ANT Raffaella Pannuti – Dal punto di vista sanitario si stima infatti che, per via dell’emergenza, gli esami diagnostici sulla cittadinanza si siano ridotti di quasi il 40%: questo ci porrà di fronte nei prossimi mesi a un possibile aumento del numero di diagnosi tardive. Prendersi cura della salute dei propri dipendenti adesso è dunque un atto di grande responsabilità sociale e scegliere di farlo proprio con ANT è al contempo una dimostrazione di vera solidarietà.
L’attenzione alla salute – sottolinea il Direttore Sviluppo Persone e Organizzazione dell’Aeroporto di Bologna Marco Verga – non deve fermarsi. Al di là del tema Covid-19, non dobbiamo ridurre le consuete visite di routine, i check-up e le attività di prevenzione legate alle altre malattie. Anche in un momento di difficoltà come questo, con impatti fortissimi sul settore del trasporto aereo e con i lavoratori in Cassa Integrazione Straordinaria a rotazione, la nostra Società conferma il proprio impegno nei confronti di tutti i propri dipendenti per la prevenzione e la cura.