Fondazione ANT Franco Pannuti ETS

Anche il Presidente De Pascale al convegno “Gestione sanitaria della complessità”

Anche il Presidente Michele De Pascale al convegno
“Gestione sanitaria della complessità – La qualità della vita del paziente con tumore metastatico, tra aspetti clinici e decisioni condivise” promosso da Fondazione ANT

Sul tema gli interventi dei professionisti ANT
e degli specialisti di IRCCS Policlinico ‘Sant’Orsola’, dello IOR, dell’Ausl di Bologna, dell’Alma Mater e della Fondazione Hospice MTC Seragnoli

Si è tenuto oggi in Aula Magna ‘Sacmi’ dell’Istituto ANT di via Jacopo di Paolo 36, a Bologna, il convegno accreditato ECM dal titolo ‘La gestione sanitaria della complessità – La qualità della vita del paziente con tumore metastatico, tra aspetti clinici e decisioni condivise’. 

La giornata di studio è stata aperta da Raffaella Pannuti, presidente di ANT, insieme a Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna: “La giornata di oggi rappresenta un passo in avanti nel solco della grande alleanza fra istituzioni e un mondo del Terzo Settore che, come nel caso di ANT, è ormai molto spesso altamente professionalizzato – ha commentato il governatore – E il concetto su cui insistere, in questo senso, resta quello di ‘integrazione’, sulla base di una multidisciplinarietà utile ad affrontare anche le sfide più complesse”.

Dopo i saluti delle istituzioni – Luigi Bagnoli, Presidente dell’Ordine dei Medici; Paolo Pillastrini Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Unibo; Consuelo Basili del Policlinico IRRCS S. Orsola Malpighi; Roberta Toschi consigliera del Comune di Bologna; Elisabetta Poluzzi, Coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia; Luigi Montanari, Coordinatore SICP della Regione Emilia-Romagna; Angela Ventromile, vicepresidente OPI Bologna – il convegno è proseguito con gli interventi di alcuni fra i più noti esperti del tema operanti presso l’Università degli Studi di Bologna, l’IRCCS Policlinico Sant’Orsola, l’Istituto Ortopedico Rizzoli, l’Ausl di Bologna, la Fondazione Hospice Seragnoli e, naturalmente, la Fondazione ANT.

Attraverso diversi panel – ‘La presa in carico all’interno della rete di cura’, ‘L’approccio metodologico di cura e le opzioni di fine vita’, ‘La diagnosi strumentale della neoplasia metastatica’ e ‘I trattamenti loco-regionali’ – il convegno ha favorito l’aggiornamento, confronto e costruzione di alleanze tra professionisti, per garantire al paziente oncologico una cura efficace, umana e condivisa.

Il carcinoma metastatico, del resto, rappresenta una delle sfide più complesse per la medicina contemporanea, non solo per la gestione clinica della malattia, ma soprattutto per l’impatto che essa ha sulla qualità di vita del paziente e della sua famiglia. In tale contesto, quindi, la presa in carico non può limitarsi alla dimensione terapeutica, ma deve abbracciare un approccio globale, interprofessionale e centrato sulla persona, per delineare modelli assistenziali capaci di rispondere ai bisogni complessi del paziente oncologico in fase avanzata.

Attraverso letture magistrali, sessioni tematiche e tavole rotonde, sono stati così affrontati i principali snodi clinici, organizzativi ed etici della presa in carico: dalla consulenza palliativistica come ponte tra ospedale e territorio, alle strategie di integrazione tra domicilio e hospice; dall’approccio metodologico alle opzioni di fine vita, fino alla gestione del malessere esistenziale e al sostegno del caregiver. Dedicando particolare attenzione all’appropriatezza diagnostica e terapeutica, con focus su imaging avanzato, trattamenti loco-regionali e tecnologie innovative come l’elettrochemioterapia.

La giornata è stata patrocinata da Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Alma Mater Studiorum, Società Italiana di Cure Palliative, Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Bologna, Ordine Professioni Infermieristiche di Bologna, Azienda USL Bologna, Istituto Ortopedico Rizzoli.