Un intervento di Raffaella Pannuti

Quando parlo della necessità di intessere legami fra soggetti differenti a beneficio della collettività e quando cerco di sottolineare quanto possa essere utile il privato sociale per creare una cultura della collaborazione, mi riferisco anche al modo in cui ANT si approccia, da anni, al mondo della scuola.

Mi è dunque parso opportuno condividere con la dirigenza degli Uffici Scolastici Regionali, e con i colleghi del Tavolo Tecnico ‘Salute e Ambiente’ del Ministero della Salute, di cui mi onoro di fare parte, una sintesi organica del rapporto fra la Fondazione ANT e l’Istruzione di ogni ordine e grado.

Di seguito, riporto alcuni estratti della corrispondenza fra noi intercorsa, che mi sembrano di pubblico interesse.

“Una parte delle nostre azioni istituzionali è dedicata allo sviluppo di iniziative di sensibilizzazione e psico-educazione in collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado, al fine di accrescere negli studenti conoscenze e competenze utili a prendersi cura della propria salute e di quella degli altri.

È un importante lavoro di promozione della salute e orientamento al Volontariato giovanile quello realizzato dalla nostra organizzazione, in sinergia con le scuole e le famiglie del territorio e in linea, come riporta chiaramente anche il nostro ultimo Bilancio Sociale (Fondazione ANT | Bilancio sociale 2022) con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.

In collaborazione con i Centri Servizi di Volontariato e le Università, con il sostegno di società benefit organizziamo laboratori, workshop interattivi, contest, percorsi per l’orientamento e per lo sviluppo di competenze trasversali (PCTO), attività pratiche che coinvolgono gli studenti in modo attivo e stimolante. I temi trattati sono strettamente legati alla nostra mission e alle competenze dei professionisti della Fondazione, tra prevenzione oncologica, solidarietà, gestione dei momenti di crisi ed elaborazione del lutto (Progetti per le scuole – Fondazione ANT).

E, attraverso questi progetti, promuoviamo l’adozione di comportamenti protettivi come i corretti comportamenti di esposizione al sole, la corretta alimentazione, l’importanza dell’esercizio fisico regolare e la partecipazione attiva alla vita della comunità attraverso la pratica del Volontariato.

Nell’ultimo triennio scolastico 2020-2023, con il coordinamento della nostra U.O. Formazione e Ricerca ANT grazie alla collaborazione di 29 psicologi, 9 medici, 2 biologhe, 9 Volontari del Servizio Civile Universale, abbiamo lavorato assieme a 510 classi in 11 regioni d’Italia.

Soprattutto in questo periodo storico che ci restituisce, purtroppo, fin troppe espressioni di malessere e disagio emerse tra moltissimi giovani, siamo fortemente convinti dell’indispensabile necessità di nutrire e rendere più salda la relazione tra il mondo socio sanitario e quello dell’istruzione a sostegno di campagne di promozione alla salute, del benessere e della solidarietà, volano di un approccio globale alla vita sana e inclusiva che coinvolga sempre più giovani cittadini e famiglie”.