Un incontro scientifico promosso
da Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna, Fondazione ANT e KNIME

I ‘Big Data’ e le loro metodologie di utilizzo costituiscono una delle colonne portanti della quarta rivoluzione industriale. E le applicazioni pratiche di una base di dati ampia e gestita con mano sapiente possono andare ben oltre i comparti logistico e manifatturiero. Intersecando ambiti di azione di ANT quali la prevenzione oncologica e l’assistenza ai malati, anche domiciliare. Proprio per sviscerare questo rapporto in costante evoluzione, Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna, Fondazione ANT e KNIME hanno scelto di organizzare l’incontro scientifico ‘Dall’analisi dei dati alla cura personalizzata’, ospitato nell’Aula Magna dell’Istituto Fondazione ANT Italia ONLUS di via Jacopo di Paolo 36, a Bologna, dalle 17 di oggi (mercoledì 8 febbraio). Puntando in tal modo l’attenzione tanto sull’alto livello di innovazione degli attuali software ‘low code’ utilizzati nel settore medico quanto su un tasso di flessibilità e semplicità di utilizzo che lo rende perfetti anche per forme di implementazione interna. Con la possibilità, per professionisti e manager, di tararli autonomamente sulle proprie necessità senza possedere particolari competenze nel campo della programmazione.

L’approccio statistico alla gestione dell’enorme mole di dati clinici e serie storiche in nostro possesso ha un’importanza doppia – dichiara la presidente di Fondazione ANT Italia Onlus, Raffaella Pannuti – in quanto da una parte valorizza il nostro database di rilevazioni quotidiane riferito a oltre 7mila pazienti e, dall’altra, ci consente di programmare con efficacia i bisogni futuri degli assistiti e degli operatori sanitari. Questo perché sugli algoritmi generati attraverso la messa a sistema dei dati si basano le nostre azioni di medicina predittiva e le nostre previsioni di costo. Utili sia per procedere clinicamente nella migliore maniera possibile sia per migliorare la qualità dell’assistenza, oltre che per orientare efficacemente le priorità di ricerca e per stilare piani d’azione sostenibili da parte nostra e dello Stato. Senza dimenticare che sono proprio le realtà della dimensione raggiunta in 45 anni da ANT le sole a disporre di basi di dati che costituiscano un riferimento abbastanza ampio, e quindi valido, per il Sistema Sanitario Nazionale”.

L’incontro, ospitato nel quartier generale bolognese di ANT, quindi, si rivela utile proprio per verificare le potenzialità di questi sistemi di stoccaggio e messa a frutto dei Big Data anche in un ambito in buona parte inesplorato come quello dell’assistenza domiciliare ai pazienti di oncologia. Forti del fatto che i professionisti di Federmanager, in ragione della sua solidità storica e della sua capillare presenza in tutta Italia, avevano scelto proprio ANT per avviare il progetto pilota i cui risultati saranno discussi all’evento. Attraverso il software KNIME, infatti, era già partita una prima collaborazione ‘laboratoriale’ fra le due realtà. Durante la quale il programma informatico è servito a sviluppare da database piuttosto complessi una previsione della durata dell’assistenza, del numero di visite dei medici e dei farmaci prescritti per la terapia. Questo, appunto, grazie a un costante lavoro di sviluppo SW svolto proprio dallo stesso personale ANT, con qualche supporto nelle fasi più complesse. E, sulla base dei molto incoraggianti risultati ottenuti finora, il vicepresidente di Federmanager Bologna, Alberto Montanari, auspica che “con questo esempio, volutamente al di fuori dei canoni classici, si possa catalizzare l’interesse verso queste soluzioni, estendendone l’applicazione ad altre realtà”.