L’impegno del caregiver informale, in genere un familiare o un congiunto di chi è malato, abbraccia diversi ambiti della vita quotidiana. Uno dei più faticosi, anche dal punto di vista fisico, è l’igiene personale del paziente allettato: alcuni caregiver non se la sono sentiti di lavare il proprio caro per il timore di potergli far male soprattutto nel caso di pazienti con metastasi ossee e quindi in una condizione di intenso dolore, altri preferiscono affidarsi agli operatori socio-sanitari. Ma non sempre i pazienti gradiscono essere lavati da estranei, soprattutto quando si trovano in condizione di grande sofferenza.

ANT era da tempo in cerca di soluzioni alternative e, grazie al finanziamento di Fondazione del Monte, ha potuto introdurre in via sperimentale il dispositivo Aquabuddy Home grazie al quale è possibile allestire una vasca di protezione direttamente sul letto del paziente. Con l’ausilio di un telo impermeabile monouso e di un telaio brevettato, è possibile fare una doccia completa o lavare solamente la testa o il bacino.


Il beneficio di Aquabuddy è duplice: da un lato impedisce contaminazioni batteriche che spesso portano gravi infezioni in pazienti immunodepressi, dall’altro permette ai caregiver di prendersi cura del proprio caro senza eccessiva fatica.

Grazie a Fondazione del Monte sono stati acquistati 2 Aquabuddy e altri 2 sono stati offerti in comodato d’uso gratuito.

Lo staff sanitario è stato formato in una giornata di training sull’utilizzo del dispositivo e su come a sua volta insegnarne l’uso al caregiver. È stato possibile in questo modo servire 20 pazienti oncologici e le loro famiglie.

I pazienti che hanno usufruito di aquabuddy sono rimasti molto soddisfatti e anche i caregiver hanno trovato il dispositivo molto comodo e di facile utilizzo.