Anche Fondazione ANT alla serata di gala del Centergross a Palazzo Belloni
Una donazione a sorpresa che suggella il legame di lunga data tra il polo del fast fashion e la ONLUS

Anche Fondazione ANT tra i protagonisti della serata che si è tenuta giovedì 25 ottobre a Palazzo Belloni, promossa da Centergross per presentare il libro Centergross: una storia di famiglie. Racconti di imprese straordinarie, che fa seguito a una prima pubblicazione lanciata nel 2017 per celebrare i primi 40 anni del distretto. Edito e stampato da Bonomo Editore, il progetto editoriale è stato curato da OMNIA Relations con lo staff di Centergross, Studio Fuoribordo e L.UN.A.-Liberà Università delle Arti

Tra gli ospiti della serata, insieme alla presidente di Centergross Lucia Gazzotti, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elisabetta Gualmini, il presidente di Confcommercio Emilia-Romagna e dell’Aeroporto di Bologna Enrico Postacchini e Raffaella Pannuti, presidente Fondazione ANT Italia Onlus: hanno fatto il punto su sviluppo economico e internazionalizzazione, welfare, responsabilità sociale d’impresa e solidarietà.

La serata, con un programma pensato in omaggio a Rossini in collaborazione con il Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini, si è chiusa con un momento nel segno della solidarietà a suggellare lo storico rapporto che lega ANT al polo di fast fashion. Centergross ha infatti consegnato ad ANT una importante donazione di diecimila euro, in occasione dei primi 40 anni della Fondazione e ricordando con sincero affetto il professor Franco Pannuti da poco scomparso.

È davvero una storia di lunga data quella che ci lega a Centergross. ANT è nata a Bologna 40 anni fa su iniziativa di mio padre il professor Franco Pannuti – ha dichiarato dal palco il presidente ANT Raffaella PannutiMa se quella visione dell’ospedale che va a casa dei malati ha potuto diventare la realtà che è oggi, lo dobbiamo anche e soprattutto alla prima importante donazione che ANT ricevette proprio dal Centergross. Grazie per aver creduto in quella intuizione allora e per continuare a farlo, oggi, contribuendo a consentire ai malati e ai loro familiari di vivere ogni momento in dignità, nel posto che amano più di ogni altro.