Il 12 giugno, in Istituto ANT, il seminario ‘La rete territoriale di cura per la fragilità’
Al centro delle riflessioni, il modello multi-professionale delle équipe ANT
Fra i relatori, l’assessore Fabi, il presidente di SICP Fortini e Borgonovi del Cergas
Si intitola ‘La rete territoriale di cura per la fragilità’ la mattinata di riflessioni sui temi della sanità di prossimità che Fondazione ANT e Consorzio Colibrì hanno organizzato, per giovedì 12 giugno, negli spazi dell’aula magna ‘Sacmi’ dell’Istituto ANT di Bologna, in via Jacopo di Paolo 36. In particolare, il focus di questo seminario aperto a tutta la cittadinanza, di taglio divulgativo ma forte della presenza di diversi fra i massimi esperti regionali e nazionali di settore, sarà il ruolo dell’équipe multi-professionale nell’assistenza domiciliare oncologica.
A entrare fra le pieghe di un argomento quantomai ampio, dopo i saluti della presidente di Fondazione ANT Raffaella Pannuti, sarà innanzitutto Elio Borgonovi, professore emerito di Economia e Management delle Pubbliche Amministrazioni all’Università Bocconi e fondatore del CERGAS (Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale), il quale aprirà la giornata con un intervento dal titolo ‘Task shifting in Sanità: come, dove, perché’.
In seguito, approfondendo la questione dello slittamento di competenze al centro del primo intervento (definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “una strategia che prevede la redistribuzione razionale dei compiti all’interno di un gruppo di lavoro sanitario”), la palla passerà a Giuliano Barigazzi, direttore strategico del Consorzio Colibrì, e a Guido Biasco, direttore scientifico di Fondazione ANT, i quali condurranno le discussioni sul tema, più specifico, del ruolo dell’infermiere nella gestione del paziente affetto da patologia in fase avanzata.
Qui, nel tentativo di indagare ogni aspetto della questione, si esprimeranno in un primo momento l’assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna, Massimo Fabi e Gianpaolo Fortini, presidente della Società Italiana di Cure Palliative, seguiti da Luigi Bagnoli, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi della Città Metropolitana di Bologna, e Pietro Giurdanella, presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche della Città Metropolitana di Bologna.
A seguire, largo agli interventi di di Averardo Orta, amministratore delegato del Consorzio Ospedaliero Colibrì e della direttrice del Dipartimento dell’Integrazione dell’Unità Operativa Complessa Rete Cure Palliative dell’Azienda Usl di Bologna, Danila Valenti. Infine, ci sarà il meritato spazio anche per i punti di vista di Marco Maltoni, professore straordinario DIMEC di Unibo, del referente assistenziale Rete di Cure Palliative dell’Azienda Usl Bologna, Fabrizio Moggia, del professore associato del Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita di UniBo, Paco D’Onofrio, e di Marianna Di Padua, della direzione sanitaria di Fondazione ANT.
Tutti impegnati in quel meccanismo di confronto fra attori istituzionali e stakeholder pubblici e privati dei servizi di ANT che la Fondazione promuove attivamente da diversi decenni sul territorio di Bologna e non solo.
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