Raffaella Pannuti commenta le parole del Cardinale Zuppi

sul Terzo Settore interlocutore decisivo per le istituzioni 

Ancora una volta il Cardinale Zuppi centra il bersaglio: prendendo la parola dal palco di Rimini, il neo-presidente dei vescovi italiani ha apertamente elogiato, senza se e senza ma, il Terzo Settore per la capacità che ha dimostrato nella pandemia di interpretare la sofferenza e il disagio. Ma Zuppi è andato oltre, indicando il mondo non profit come «interlocutore decisivo per le istituzioni presenti e future. Sottolineo “future”». 

Ringrazio di cuore il Cardinale per aver acceso un faro su questo tema: in nessuno dei programmi elettorali che ho avuto modo di vedere sino ad oggi, ho notato particolare attenzione al Terzo Settore e al contributo che esso può dare alla politica. – commenta Raffaella Pannuti, presidente ANT – Finalmente una personalità davvero autorevole afferma in modo chiaro che il terzo settore deve essere parte attiva nel processo politico. Ritengo che questo contributo sia particolarmente rilevante nella Sanità, ambito nel quale si alternano spesso teorie fantasiose senza invece prendere spunto dai progetti concreti e sostenibili nel lungo periodo che il Terzo Settore ha saputo costruire e continua a portare avanti. Tenendo conto delle arcinote debolezze strutturali della sanità italiana, ascoltare roboanti programmi politici – che propongono soluzioni impossibili sia da realizzare sia da sostenere – le parole di Zuppi arrivano come una boccata d’ossigeno, uno sguardo lucido sulla realtà e su come il Terzo Settore possa essere veramente una chiave di volta importante, una risposta concreta e attuabile nella gestione e nella tenuta dei conti in un sistema sanitario universalistico come è il nostro.