Nel corso di quest’anno scolastico che volge al termine, gli alunni di otto classi quinte delle scuole primarie bolognesi “R. Sanzio”, “D. Savio”, “L. Bombicci” e “L. Donini” sono stati protagonisti di un percorso educativo volto a promuovere l’educazione alla salute. Il progetto, rivolto a insegnanti, genitori e alunni, ha focalizzato l’attenzione sullo studio dell’apparato digerente e sul perché dell’importanza di una sana alimentazione, mettendo in evidenza il rapporto tra le abitudini quotidiane e la prevenzione dalle malattie. 

Il programma è iniziato con l’offerta di due incontri scientifici interattivi, tenuti da un medico nutrizionista della Fondazione ANT, il primo per gli insegnanti e i genitori, il secondo in aula con gli alunni per approfondire il programma di scienze. Con l’occasione sono stati realizzati e distribuiti i libri Alimentazione e Salute per gli adulti e La tavola a colori per i bambini.

Successivamente, gli alunni hanno partecipato a una visita presso la sede del centro di smistamento ortofrutticolo CAAB. Questa esperienza ha permesso loro di scoprire i segreti del fresco, la catena di tutela della qualità dei cibi e le pratiche sostenibili di conservazione e commercializzazione della frutta e della verdura; nonché sperimentare il laboratorio sensoriale MelaMangio guidato dalle dietiste dell’AUSL.

Il progetto ha raggiunto il suo culmine con un contest finale: ogni gruppo-classe è stato invitato a ideare un gioco digitale educativo utilizzando la piattaforma Genially. Tra i lavori presentati, il più apprezzato è stato la Escape Room “Chaotic Kitchen” della classe 5°C della scuola primaria “Luigi Donini” di San Lazzaro di Savena, che ha coinvolto più di 750 utenti in sole due settimane.

Stefania Costa, maestra di scienze della Primaria Donini

“L’impatto di questa esperienza è stato profondo: ha saputo attivare la sfera emotiva dei bambini, rendendo l’apprendimento un processo non solo cognitivo, ma anche esperienziale e significativo.

La risposta della comunità scolastica è stata estremamente positiva. I genitori hanno partecipato con interesse all’incontro pomeridiano con il gastroenterologo, mentre i colleghi docenti hanno apprezzato il progetto, diffondendo il gioco creato dagli alunni anche nelle classi di prima media.

Il bellissimo premio messo a disposizione ci permetterà di lasciare un’eredità concreta agli alunni della scuola Donini, un segno tangibile del valore di questo percorso formativo.”

Raffaella Pannuti, presidente Fondazione ANT

“Parlare dei benefici di una vita sana nelle scuole, fra le molte iniziative legate alla prevenzione che portiamo avanti da almeno vent’anni, è senz’altro una delle più degne di lode. Perché riesce ad allargare la platea delle persone che entrano in contatto con ANT alle generazioni di domani, coltivando nel presente quelle buone pratiche che contribuiranno a diffondere la cultura della prevenzione e a contenere, così, l’incidenza tra la popolazione di numerose patologie, non solo oncologiche. Senza contare che il progetto ‘La tavola a colori’, nello specifico, ci dà la possibilità di fare rete con attori come CAAB, particolarmente preziosi per sostenere il confronto con i più giovani proprio in ragione del loro alto grado di esperienza e specializzazione in un campo cruciale per la prevenzione, quale è quello alimentare”.

Marco Marcatili, presidente CAAB

I trend di consumo di ortofrutta vedono nel nostro Paese un calo preoccupante per la salute delle persone, abbiamo perso il 15% dei consumi in due anni anche a causa dell’inflazione che ha spinto verso altre scelte alimentari. Il Centro AgroAlimentare è la piattaforma alimentare della città di Bologna e smista ogni anno oltre 240mila tonnellate di prodotto di qualità, certificato da stringenti controlli igienicosanitari (oltre 100mila l’anno). Abbiamo interpretato il progetto proposto da Ant come una vera opportunità per promuovere cultura alimentare verso i più giovani, ma anche verso le famiglie e i docenti, che si sono dimostrati sensibili e disponibili al dialogo. Abbiamo avuto occasione di parlare ai genitori e poi, insieme al presidio Ausl presente presso CAAB, abbiamo ospitato le classi negli spazi del mercato ortofrutticolo, spiegando la storia e il viaggio della frutta per raggiungere la tavola, mettendo in evidenza la relazione tra abitudini alimentari e salute”.

Gli studenti coinvolti, circa 200 bambini tra i 9 e gli 11 anni, hanno dimostrato un fortissimo interesse: il 90% degli alunni e delle alunne ha dichiarato di “avere imparato tante cose nuove”, e il 67% ha affermato di “avere partecipato divertendosi”. Dopo l’incontro con il nutrizionista ANT, la percentuale di chi ha dichiarato di “mangiare frutta di stagione e cracker più volentieri in classe a merenda” è aumentata dal 26% al 56%. Inoltre, l’88% ha riconosciuto che seguire un’alimentazione sana “richiede facili regole per stare bene”. Infine, l’89% degli studenti ha compreso che “mangiare quotidianamente tante cose sane li aiuterà a mantenere una buona salute e a prevenire molte malattie”.

Negli ultimi trent’anni, la prevalenza del sovrappeso e dell’obesità è aumentata drasticamente, con gravi conseguenze per la salute pubblica. L’incremento dell’indice di massa corporea (IMC) è un fattore di rischio significativo per malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e vari tipi di cancro, inclusi quelli del colon-retto, rene ed esofago. In Europa, tra il 1990 e il 2010, il sovrappeso ha contribuito al 39% del carico totale delle malattie. Un’alimentazione corretta è essenziale per la protezione del nostro organismo, grazie agli antiossidanti presenti negli alimenti di origine vegetale come cereali, frutta, verdura, legumi, olio d’oliva e semi oleosi. L’alfabetizzazione sanitaria è cruciale per permettere a studenti, insegnanti e genitori di acquisire conoscenze e abilità utili per migliorare la salute e filtrare le informazioni dei media. Seguire una dieta equilibrata riduce il rischio di sviluppare malattie, inclusi circa il 30-35% dei tumori.

Questo progetto dimostra l’efficacia di un approccio educativo integrato e interattivo per promuovere abitudini alimentari sane e sostenibili tra i giovani, preparando una nuova generazione consapevole e responsabile verso la propria salute e l’ambiente.