Al pari degli strumenti strettamente sanitari, l’automobile è fondamentale per le attività di Fondazione ANT, sia dal punto di vista dell’assistenza medica, domiciliare e gratuita alle persone malate di tumore, sia sotto il profilo della gestione logistica della raccolta fondi.

Risulta particolarmente preziosa, dunque, la Dacia Duster donata ad ANT dalla multinazionale RINA e inaugurata questa mattina a Nardò (Lecce), presso la sede ANT “Don Tonino Bello” di via Marinai d’Italia, alla presenza del presidente della Fondazione Raffaella Pannuti, del dottor Orazio Manni, Materials, Technology & Innovation Senior Director RINA e della delegata ANT a Nardò Luciana Fracella.

L’automobile sarà un supporto fondamentale per il lavoro di coordinamento della raccolta fondi su tutto il territorio pugliese, indispensabile per portare avanti le attività sanitarie gratuite a favore della cittadinanza. Anche nel 2020, infatti, nonostante l’emergenza Covid-19 e il conseguente stop a tutte le attività di raccolta fondi in presenza, l’assistenza domiciliare ANT sul territorio pugliese non si è mai fermata, consentendo di portare cure specialistiche e supporto psicologico a 2.987 pazienti oncologici e 351 familiari grazie a 83 operatori sanitari (medici, infermieri e psicologi) presenti in 6 province pugliesi. Dall’inizio delle attività di ANT in Puglia negli anni Ottanta, sono state oltre 50.600 le persone assistite da ANT.

RINA, multinazionale di ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica, fornisce un’ampia gamma di servizi nei settori Energia, Marine, Certificazione, Real Estate e Infrastrutture, Mobilità e Industry. Con ricavi netti al 2020 pari a 495 milioni di euro, oltre 4.000 risorse e 200 uffici in 70 paesi nel mondo, RINA partecipa alle principali organizzazioni internazionali, contribuendo da sempre allo sviluppo di nuovi standard normativi. Per il 2021 ha scelto di sostenere ANT sul territorio pugliese con un grande contributo di solidarietà.

Nella prima metà del 2020 in molte aree, come Foggia, Lecce e la BAT, le richieste di assistenza hanno raggiunto picchi molto alti (sfiorando anche il +30%) per la chiusura di diversi reparti, la sospensione delle terapie di supporto, gli stringenti protocolli d’ingresso in hospice, ma anche per la paura da parte dei pazienti di contagiarsi o di restare soli nelle strutture – commenta Raffaella Pannuti, presidente ANT – Nonostante il fermo dato alla raccolta fondi con il primo e secondo lockdown e nonostante tutte le difficoltà connesse all’epidemia, i nostri medici, infermieri e psicologi sono sempre rimasti presenti accanto alle persone malate di tumore. Tutto questo è stato possibile in gran parte grazie all’alleanza con enti e aziende che, come RINA oggi, ci fanno sentire forte la propria attenzione e solidarietà. Oggi mettiamo su strada questo strumento per noi fondamentale, ringraziamo RINA e lanciamo un appello a tutte le realtà produttive: continuiamo a lavorare insieme perché, mentre combattiamo la battaglia più dura, quella contro il Covid, non vengano dimenticate tutte le altre patologie come i tumori, che colpiscono, ogni giorno, migliaia di persone nel nostro Paese.