Fondazione ANT è un ospedale senza muri che ogni giorno cura gratuitamente a domicilio 3.000 malati di tumore in 11 regioni italiane, tra cui la Toscana. Con il suo fondatore, l’oncologo Franco Pannuti, ANT è stata tra i pionieri dell’assistenza sanitaria domiciliare in Italia e anche in questi mesi è sempre stata in prima fila, non in corsia ma nelle case delle persone.

In Toscana, dove è operativa dal 1997, ANT oggi può contare su un’équipe sanitaria composta da 9 medici, 1 nutrizionista, 5 psicologhe e 7 infermieri che si prendono cura ogni giorno di oltre 240 pazienti nell’area di Firenze-Prato-Pistoia. Inoltre, a Montevarchi, Massa e Versilia e a Pontedera, è disponibile il servizio di psico-oncologia svolto dagli psicologi della Fondazione.

Da quando è cominciata l’emergenza Covid-19 il lavoro non si è ridotto, anzi, il numero delle persone che si sono rivolte alla Fondazione è cresciuto progressivamente, essendo gli ospedali principalmente dedicati ai pazienti Covid. I professionisti ANT sono sempre rimasti operativi, con tutte le precauzioni del caso, con visite domiciliari anche quotidiane, prelievi e trasfusioni a domicilio, assistenza psicologica, fornitura di materiali e dispositivi sanitari, servizio di accompagnamento per terapie ospedaliere e quanto può essere utile a migliorare la qualità della vita durante la malattia.

Un complesso di attività che non si è fermato neanche di fronte allo stop forzato delle indispensabili attività di raccolta fondi nei mesi del lockdown. A livello nazionale, infatti, ANT conta per meno del 15% su fondi pubblici mentre tutto il resto deriva da donazioni di privati e aziende. Tante sono ancora oggi le manifestazioni di raccolta fondi ferme in Toscana e in altre regioni italiane ed è di appena qualche giorno fa la notizia che oltre il 70% degli enti del Terzo Settore in Toscana ha dovuto ridurre le proprie attività e un 14,2% addirittura chiudere o sospendere qualunque tipo di operazione.

ANT, che da sempre lotta contro l’abbandono di chi è malato, ha scongiurato ogni rallentamento delle proprie attività di assistenza domiciliare ai malati, anche in virtù dell’aiuto messo a disposizione da singoli donatori e dalle realtà for profit che, proprio nel momento della massima emergenza, hanno scelto di stare ancora più vicini a chi soffre.

È questo il caso di BNP Paribas-Findomestic. Per rafforzare il proprio sostegno di fronte alla crisi sanitaria, il Gruppo bancario francese ha lanciato un piano di supporto all’emergenza a livello globale da oltre 50 Mln €, di cui 3 Mln € destinati all’Italia. Su proposta di Findomestic, società appartenente al Gruppo,100 mila euro sono stati donati ad ANT.

Da 13 anni – ha dichiarato Chiaffredo Salomone, Amministratore Delegato di Findomestic Bancasiamo al fianco di ANT. Si tratta di un sostegno concreto e immediato a favore di una Fondazione con cui collaboriamo con orgoglio anche per la prevenzione dei nostri dipendenti. Negli ultimi mesi, nonostante il blocco dei fondi, la Fondazione ha visto triplicare le richieste di assistenza domiciliare e si è trovata a ricoprire un ruolo sociale di fondamentale importanza in un contesto in cui le strutture ospedaliere erano impegnate a gestire l’emergenza Covid. Findomestic, da sempre sensibile alle esigenze della comunità in cui opera, non poteva non pensare ad ANT quando si è trattato di individuare i beneficiari dei fondi messi a disposizione da BNP Paribas.

“Fondazione ANT e BNP Paribas-Findomestic sono un binomio vincente – ha detto l’Assessore a Welfare e Sanità Andrea Vannucci – e unendo le loro forze si sono schierati al fianco dei malati di tumore, che hanno continuato a ricevere assistenza domiciliare anche nel difficile e complesso periodo del lockdown e delle varie fasi dell’emergenza sanitaria da Covid”. “La donazione a Fondazione ANT da parte del Gruppo bancario francese, su proposta di Findomestic, è un bel gesto di solidarietà – ha continuato Vannucci -. È un atto di generosità enorme verso la Fondazione e i malati, che riempie di gioia la nostra città, che ha nel suo dna il valore della solidarietà”. “L’attività che Ant porta avanti a domicilio è molto importante per i malati e le loro famiglie – ha concluso Vannucci – e ad essa si unisce un grande impegno sui fronti della prevenzione oncologica, della ricerca, dello sviluppo e della formazione. Grazie ad ANT per quello che fa ogni giorno per chi soffre e grazie al Gruppo BNP Paribas-Findomestic per la grande attenzione che dimostra verso la nostra comunità”.

In aggiunta all’assistenza domiciliare, dal mese di giugno, Fondazione ANT ha ripreso in Toscana anche la propria attività di prevenzione oncologica gratuita rivolta ai cittadini, ancora più importante dopo i mesi di lockdown in cui purtroppo le attività di diagnosi precoce hanno subito una battuta di arresto.

 

Siamo stati colpiti da un evento nuovo e drammatico, che si porta dietro un carico di decessi veramente straordinario – commenta Raffaella Pannuti, presidente di ANTMa ora il rischio concreto è che venga sottratta attenzione per un tempo troppo prolungato ad altre condizioni di malattia egualmente gravi, drammatiche e mortali. Il supporto alla sofferenza dei pazienti con tumore e delle loro famiglie deve rimanere un obiettivo culturale e operativo, di ricerca e di formazione tra i prioritari al mondo perché il tumore è purtroppo una devastazione contro la quale, come società civile, non possiamo abbassare la guardia. I quattrocentocinquanta morti ogni giorno in Italia per questa malattia segnalano la rilevanza del problema. Dobbiamo sperare che vengano messi a disposizione i fondi necessari per ripensare ad un modello di sanità pubblica inclusiva del Terzo Settore affinché si dia più spazio alle cure domiciliari già in fase precoce della malattia per permettere una migliore e più sicura gestione del Sofferente. La parola chiave in questo momento è “integrazione”. Ci aspettiamo che la nuova giunta regionale della Toscana faccia seguire alle parole i fatti e che Fondazione ANT possa ottenere la convenzione per l’assistenza domiciliare gratuita ai malati oncologici, per la quale combattiamo da tanti anni”.

In questa fase di convivenza con il virus dobbiamo attenderci un grande numero di persone da assistere e da monitorare, per curare chi si ammala oppure sta guarendo e per prevenire ulteriori ondate di contagi – commenta Simone Martini, Delegato ANT di FirenzeIl ruolo strategico delle cure a domicilio è emerso con chiarezza in questi mesi così come il contributo fondamentale di realtà del privato sociale, come ANT, alla tenuta della Sanità. Guardare al futuro in questo momento significa proprio questo: lavorare a una programmazione sanitaria che includa il Terzo Settore come partner indispensabile per una Sanità sostenibile nel lungo periodo. Anche io mi aspetto scelte concretein questo senso dalla nuova giunta che guiderà la Regione Toscana