Fondazione ANT Italia Onlus

Prevenzione del tumore della mammella

Il tumore della mammella è la neoplasia più frequente nella popolazione femminile: 1 donna su 8 viene colpita da questa malattia nel corso della vita.

La prevenzione rappresenta l’arma più efficace per combattere questa malattia.

Eccezionale sotto i 20 anni, raro tra i 20 ed i 29 anni, il tumore alla mammella diviene più frequente dopo i 30 anni e raggiunge la massima incidenza tra i 45 ed i 60 anni, mostrando un aumento relativo con il progredire dell’età.

Il Progetto di prevenzione ai tumori alla mammella di Fondazione ANT

Con il Progetto Mammella Fondazione ANT offre visite senologiche integrate da ecografia e/o mammografia per la diagnosi precoce di lesioni mammarie sospette.

Le visite sono gratuite, e sono rese possibili solo grazie alle donazioni che Fondazione ANT riceve. Vi si accede tramite prenotazione a questa pagina.

  • Sede  ANT a Bologna (per tutte le età)
  • Sedi ANT a Brescia, Pesaro, Porto S Elpidio (under 45 anni)
  • Ambulatori mobili ANT (under 45 anni)
  • Ambulatori offerti gratuitamente ad ANT su tutto il territorio nazionale (under 45 anni)
  • Ambulatori di strutture private sul territorio nazionale con le quali si è stipulato apposita convenzione (per tutte le età)
  • Ambulatori di Enti, Aziende, Associazioni che dedicano i controlli ai dipendenti, collaboratori, associati (under 45 anni)
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Le visite di prevenzione offerte dalla Fondazione sono effettuate dagli specialisti dell’Unità Operativa di Prevenzione Oncologica ANT, regolarmente retribuiti

Prevenzione del tumore della mammella

La prevenzione del tumore della mammella con Fondazione ANT

Il percorso diagnostico di base promosso dalla Fondazione ANT, in ambito senologico, prevede:

Visita senologica

L’esame clinico è condotto da uno specialista senologo, previa acquisizione di tutte le informazioni anamnestiche (personali, familiari) con valutazione degli eventuali fattori di rischio.

La visita consiste in un attento esame clinico mirato alla regione mammaria ed ascellare cui segue l’esecuzione delle indagini strumentali del caso.

Ecografia

Si tratta di un esame morfologico con ultrasuoni della ghiandola mammaria che permette l’identificazione e la caratterizzazione dei noduli mammari.

L’ecografia è l’indagine che viene fatta in donne giovani o con seno denso, di qualunque età, a prevalente componente ghiandolare.

Mammografia digitale

E’ un esame radiologico, morfologico, utilizzato generalmente, in assenza di indicazioni differenti, a partire dai 45 anni, , in assenza di indicazioni differenti. E’importante per l’identificazione di microcalcificazioni a cluster, indicative di sospetta neoplasia.

Offre informazioni sulla ghiandola e sul cavo ascellare consentendo l’identificazione di lesioni sospette anche non palpabili. Presenta la massima sensibilità nelle donne con adiposità mammaria prevalente.

Sono previsti due percorsi differenti:

  • donne di età inferiore ai 45 anni: visita senologica ed ecografia mammaria
  • donne a partire dai 45 anni d’età: visita senologica, mammografia digitale ed eventuale ecografia mammaria a completamento d’indagine

Da dove ha origine il tumore alla mammella?

La mammella è un organo composto da tessuto ghiandolare ed adiposo, posto tra la cute e la parete del torace. In realtà non è una ghiandola sola, ma un insieme di strutture ghiandolari, chiamate lobuli che uniti formano un lobo. In una mammella vi sono da 15 a 20 lobi.

Il tumore alla mammella nasce generalmente da:

  • cellule ghiandolari dei lobuli: adenocarcinomi lobulari
  • cellule che tappezzano le pareti dei dotti adenocarcinomi duttali

Esistono sia forme non invasive, in situ, sia forme invasive che infiltranti.

  • L’età: la probabilità di ammalarsi di tumore al seno aumenta con l’età. Infatti più dell’80% dei casi colpisce donne sopra i 50 anni.
  • Anamnesi personale positiva: una donna che ha già presentato un tumore ha maggiori probabilità di svilupparne un altro.
  • Anamnesi familiare positiva: circa il 10% delle donne ha più di un familiare stretto malato, in particolare le donne più giovani. Il rischio di sviluppare un cancro aumenta se la madre, la zia, la sorella sono già state colpite dalla malattia.
  • Fattori genetici: alcuni geni, quali il BRCA1 ed il BRCA2 predispongono a questo tipo di malattia. Questi geni sono responsabili del 50% circa delle forme ereditarie di tumore della mammella e dell’ovaio.
  • Ormoni: è dimostrato che un alto livello di estrogeni circolanti facilita la comparsa del cancro mammario. Per questo, il menarca tardivo, le gravidanze e la menopausa hanno un effetto protettivo mentre la terapia ormonale in post-menopausa ne aumenta il rischio.
  • Pregressa radioterapia sul torace: una pregressa radioterapia effettuata in loco può aumentare il rischio dell’insorgenza del tumore.
  • Anomali cellulari: l’iperplasia atipica delle cellule mammarie aumenta il rischio di cancro.
  • Razza: le donne bianche sono più esposte.
  • Obesità: è un fattore predisponente.
  • Stili di vita: una vita sedentaria, una dieta ricca di grassi, l’abitudine al fumo, l’abuso di alcolici hanno effetti negativi.

Scopri di più

Per maggiori informazioni contattare visite.prevenzione@ant.it
o 0517190175 / 0517190186 / 0517190170

I numeri del Progetto Mammella ANT: bilancio 2023

Bilancio Progetto Mammella: mammografie fatte nel 2023

Bilancio Progetto Mammella: ecografie fatte nel 2023